Pubblicato il 04/01/2017 | Categoria: Notizie
Un messaggio del vicepresidente di AiFOS Protezione Civile, Celso Vassalini
Sicurezza per tutti coloro che fanno ciò che devono fare. O che non lo fanno.
La sicurezza degli utenti, piccoli e grandi, è un imperativo assoluto negli edifici per la formazione. L’istruzione è un bene prezioso. Essa assicura il futuro di una società. Chiunque partecipi, direttamente o indirettamente, alla formazione dei giovani si fa carico di una grande responsabilità. Anche nella progettazione degli edifici scolastici. Sono questi infatti i luoghi di apprendimento e per molti anni lo spazio vitale di bambini, adolescenti e giovani adulti. Essi influiscono sul benessere e sulle prestazioni dei loro utilizzatori in maniera determinante.
I problemi sono ancora tutti lì dove li avevamo lasciati e non riguardano solo il reperimento delle risorse. Come affermava sapientemente Eraclito: "ho indagato me stesso". Dunque, indaghiamo noi stessi! L’idea che l’architettura sia l’espressione esteriore dell’individuo e della società è un tema ricorrente dei miei pensieri. Prendiamo, per esempio, la lecture 3 di Kindergarten Chats (1901) dell'architetto statunitense Louis Henry Sullivan: “ogni edificio che vedi è l’immagine di un uomo che non vedi”. L’uomo è la realtà, l’edificio è la sua prole”. E continua: “se noi vogliamo sapere perché certe cose sono come sono nella nostra deprimente architettura, dobbiamo guardare alle persone, poiché gli edifici, nel loro insieme, non sono altro che un immenso schermo dietro al quale vi sono le nostre personalità nel loro insieme”.
È la storia di una nazione che ha trascurato tutte le vere forme del bello e della prevenzione della sicurezza, che si fa seria solo nel perseguire le espressioni più ovviamente utilitaristiche e che, di conseguenza, e tragicamente sopra alle teste delle nostre generazioni. Ogni soffitto che crolla o edificio che prende fuoco ha un suo cursus temporale: un inizio e una fine. I requisiti degli edifici scolastici sono molteplici e derivano dall’uso in questione. Ma che si tratti di asili, scuole, università o altre istituzioni è l’ambiente didattico fa il successo dell’apprendimento.
La qualità dell’apprendimento dei giovani dipende in misura determinante dall’ambiente sicuro in cui studiano. Nella progettazione delle strutture scolastiche, pertanto, tutti gli interessati dovrebbero essere consapevoli delle loro particolari responsabilità e impegnarsi nella pianificazione di un ambiente positivo e favorevole all’apprendimento. Si tratta infatti di creare spazi di studio in cui studenti e insegnanti si sentano a loro agio, per operare con piacere e restare in buona salute. L’intera atmosfera deve invitare all’apprendimento con i suoi colori, le sue forme, le sue funzioni e i materiali. Perché più gli utenti si sentono a loro agio, maggiore sarà il successo nell’apprendimento.
Celso Vassalini
Vice presidente AiFOS Protezione Civile
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